Archive for novembre, 2010

novembre 19, 2010

GIUSTO PER METTERE INSIEME LE IDEE (EPPURE DEV’ESSERCI QUALCOSA CHE MI SFUGGE)

Madre, stamattina:
«Ormai sei grande, devi scopare per terra in camera tua: anche sotto al letto!»

Ammetto che per un istante non ho afferrato e mi sono preso male.

Quando i fatti parlano da soli è difficile contribuire. Sinceramente se dovessi esprimermi sulle ultime vicende socio-politiche del nostro Paese verrei colto da un blocco dello scrittore fulminante: commentare certe nefandezze è praticamente un atto patogeno, un po' come giocherellare con le gomme da masticare spiaccicate sotto il banco.
Dài, non dite che non l'avete mai fatto.

Credo insomma che aggiungere del proprio quando non c'è niente da aggiungere sia non solo superfluo, ma perfino dannoso: si rischia di perdere di vista il fatto principale. Quindi no, questo post non sarà corredato da commenti sarcastici e frasi ad effetto: dài cazzo, torniamo alle origini. Facciamo un po' di sano brainstorming.

Vai col fatto principale.

Una ragazza di 15 anni è stata uccisa dallo zio – o dalla cugina, non si sa.
Poi è stata stuprata, però non dallo zio: da tutti quanti. Dai telegiornali tra una ricetta di cucina e un approfondimento sulla lingua dei gatti, dai talk-show pomeridiani tra una masnada di adolescenti repressi e uno squadrone di transessuali allo sbando, dai rotocalchi tra il culo di Belen (per la gioia di Corona) e quello di Corona (per la gioia di Lele Mora), dallo scempio di Chi l'ha visto?, dalle ormai epiche espressioni addolorate della D'Urso e dal plastico di Vespa*, dal grottesco turismo dell'orrore e dai pellegrini-coroner che facevano molto CSI Avetrana, scena del crimine. L'abbiamo stuprata tutti in nome del gusto dell'orrido, mentre puntavamo il ditone grassoccio verso Facebook, verso lo zio-orco, verso la cugina-orchessa; l'abbiamo stuprata tutti eppure ancora non sappiamo chi l'ha uccisa. Dobbiamo assolutamente saperlo – per la certezza del diritto o per mera curiosità? – e c'è un solo modo per stabilirlo: direi di aprire il televoto.

Ammetto che per un istante non ho afferrato e mi sono preso male.

«Emma Watson bacia come un animale!»
Parola di quello che montava nudo i cavalli. Tra l'altro peccato che ormai per il nostro Presidente del Consiglio lei sia praticamente una MILF, altrimenti girando certe voci rischiavo di vedermela passare da queste parti diretta ad Arcore. Ma così, solo per una cena, eh: nuda e cosparsa di panna. Già mi vedo la scena: Lasciatela andare, è inglese! La Thatcher l'avrà sicuramente privatizzata! Ma tanto daje de tacco e daje de punta, anche questo scandalo non sarebbe stato uno scandalo, anche questa gag non sarebbe stata una gag, un folto pubblico avrebbe applaudito e il Cavaliere si sarebbe leccato i baffi ancora una volta. Gustandosi gli ultimi residui di panna.

Ammetto che per un istante non ho afferrato e mi sono preso male.

Fare all'ammòre in da car è ufficialmente reato!.
Fino a tre anni di reclusione per chi viene colto con le mani nel pacco, anche se in luogo isolato e al buio. L'unica scappatoia è che l'innaturalissimo atto sia consumato adottando «specifiche cautele, come l'appannamento o la copertura dei vetri della macchina». Insomma, o vetri oscurati oppure appannati.
… appannati? Ma questa gente, Titanic, l'ha mai visto? Soprattutto mi viene spontaneo domandarmi se quelli che infornano la pagnotta al Grande Fratello siano o meno da far rientrare negli atti osceni in luogo pubblico. Ma in effetti siamo in Italia: essere intravisti da un paio di agenti invidiosi è reato, portarsi a letto le minorenni lo è solo per l'Opposizione, recitare la parte di un bonobo nella stagione degli amori davanti a chiunque abbia un telecomando ti rende fikissimo e ti fa vincere milioni di euro.

Ammetto che per un istante non ho afferrato e mi sono preso male.

Ieri il TG5 ha preso per il culo Saviano, o qualcosa di molto simile.
Nell'archivio della Mediaset il video è misteriosamente mancante ma, nell'ordine:
1)  Maroni intima a Saviano di ritrattare le dichiarazioni fatte a Vieni via con me secondo le quali la Lega sarebbe intrippata con la mafia al Nord – comprensibile, del resto, che i leghisti non vogliano averci niente a che fare, con i terroni.
2)  Giornalista: «Siccome a Vieni via con me amano fare degli elenchi, ne facciamo uno anche noi».
3)  Slideshow di ex-latitanti sulle note – guarda caso – di "Vieni via con me": una vera e propria parodia a suon di camorristi acciuffati «grazie al Governo Berluscono e al Ministro degli Interni Maroni.»
Così ci piace l'informazione: seria, libera e disinteressata.

Ammetto che per un istante non ho afferrato e mi sono preso male.

*Ah, qui lo dico e qui lo nego: quando tiro le cuoia voglio un plastico. Così, a cazzo, al posto della lapide.