Archive for ottobre, 2011

ottobre 21, 2011

GAY CONFESSI 2.0

Le cose sono due: o Gheddafi è morto davvero oppure, più verosimilmente, è appena entrato in società con Elvis Presley e Michael Jackson. Si sa che il kebab va molto di moda, oggi come oggi.

Una cosa è certa: adesso i suoi CD andranno a ruba.

!!! ATTENZIONE: Merdone in arrivo !!!

Dacché oggi era lo Spirit Day e si commemorano le vittime di bullismo omofobo che si sono tolte le vita, ho pensato di muovere il culo e buttare giù una sia pur scarna seconda parte del post precedente. Una sorta di 2.0, diciamo ‒ giusto per essere un po' più vicino, nel mio microbico, a tutti coloro che soffrono a causa di una piaga che, direbbe Petrarca, per allentar d'arco non sana.

Anche se non c'entra niente con Gheddafi.

A meno che.

3, 2, 1…
… Regia, via col servizio.
(Di nuovo, sì.)

GIANFRANCO FINI: Se lei mi chiede: "Un maestro dichiaratamente omosessuale può fare il maestro?" Io le dico di no. Capito?

Tuttavia un ministro dichiaratamente incapace può fare il ministro. Capito?

ROSY BINDI: È meglio che un bambino stia in Africa con la sua tribù, piuttosto che cresca con due uomini o due donne, con genitori gay.

Propongo un baratto: per un mese mandiamo il bambino in Parlamento e la Bindi in Africa con la sua tribù. Poi vedi come ti diventa più arcobaleno di Nichi Vendola.

PIERFERDINANDO CASINI: Altre forme di convivenza sono di serie B rispetto alla famiglia.

Aspetta che lo venga a sapere la mia concubina.

CARLO GIOVANARDI: La fiction che mette in scena due ragazze lesbiche che si sposano veicola l'idea di una parodia di matrimonio che mette a rischio il futuro della nostra società.

Come quella fiction che veicola l'idea di una parodia di Parlamento. Ah, non era una fiction?

GIULIO ANDREOTTI: Ma insomma, dobbiamo fare l'elogio degli invertiti? Ma se lo fossero tutti si estinguerebbe la razza umana!

Per non parlare di quella ariana!

ROBERTO CALDEROLI: Viva la famiglia e abbasso i culattoni!

E meno male che non l'ha detto Brunetta, altrimenti avrebbe potuto essere frainteso.

ROCCO BUTTIGLIONE: Riconoscendo privilegi agli omosessuali si rischia un ritorno al Medioevo. Non dobbiamo creare diritti particolari per nessuno, ciò si faceva nel Medioevo.

Giusto. Bruciamoli.

ROBERT MUGABE (Presidente dello Zimbabwe, sulla possibilità di includere i diritti LGBT nella Costituzione del suo Paese): Quanti desiderano che si discuta di queste cose sono pazzi; se lo facessimo la morte verrebbe su di noi.

E figuriamoci dove verrebbero gli omosessuali!

RAYMUNDO NONATO (generale brasiliano): La vita militare ha caratteristiche ben definite, incluse quelle di combattere: caratteristiche, queste, che non si accordano con la condotta omosessuale.

Merda, adesso chi cucirà le divise?!

JAROMIR DUŠEK (leader del sindacato degli impiegati ferroviari della Repubblica Ceca, nel segnalare che le ferrovie del suo Paese sono "controllate dai gay"): Ho paura di raccogliere la penna se mi cade per terra nei corridoi.

Quando il terrore dei germi diventa davvero debilitante.

[ Credits: di nuovo Famous LGBT @ Facebook. ]

Un'ultima osservazione: chiunque creda che l'omosessualità vada contro i valori cristiani, farebbe bene a dare giusto un'occhiata ai primi libri della Bibbia, per una rapida carrellata di ivi citati valori cristiani ‒ tra cui incesto, pedofilia, tradimento, concubinaggio, sterminio, ira, vendetta e sacrifici umani. Valori lodatissimi e benedettissimi da uno Jahvé in splendida forma, che poi si scandalizza per quattro finocchi.

Meditate, gente, meditate…

ottobre 19, 2011

GAY CONFESSI (COMUNQUE RIMANGONO SEMPRE FREGNACCE DA LICEALE)

Informazione di servizio: l'era delle fregnacce da liceale è finita per sempre.
Sono stato abbastanza apocalittico?

Stefano è ufficialmente una matricola di Psicologia e parla di sé in terza persona. Stefano ha il primo esame tra nove giorni e non ha ancora aperto il libro. Stefano sta scrivendo all'una di notte, ingozzandosi di glucosio e di mentine Brioschi.

Tutto sommato, direi che non è cambiato un cazzo.
O quasi.

Facebook detiene oramai il controllo di gran parte delle nostre giunzioni sinaptiche ― e con questo, posso dirmi sulla buona strada per agguantare il titolo di psiconerd. Gli auguri di compleanno sono diventati un mero fattore di netiquette, ti taggo! è praticamente una minaccia, un quarto del linguaggio corrente si compone di citazioni da gruppi e fanpage.

Stiamo perdendo il senso della realtà.
… Che sia la fottuta volta buona?

E pure certe volte viene da chiedersi, visti gli eventi del mondo, quale sia la realtà e quale la finzione. Che poi, per dire: anche la finzione non è che un pezzo di realtà che ne imita un altro, a pensarci bene. Certo, questa definizione rende la distinzione tra le due cose tutt'altro che netta; ma del resto siamo italiani, e chi può affermare con precisione se sono quelli del Bagaglino a imitare i nostri politici o i nostri politici a imitare il Bagaglino?

Ma detto questo.

Proprio un gruppo di Facebook mi ha sbattuto in faccia tanti pezzetti di una realtà del tutto surreale. Pezzetti che ho deciso di commentare con il sorriso, come se non fossero davvero realtà; come se fossero solo (solo?) finzione.

3, 2, 1…
… Regia, via col servizio.

ROCCO BUTTIGLIONE: L'omosessualità è moralmente sbagliata. Come l'adulterio, non pagare le tasse e non dare i soldi ai poveri.

Berlusconi non paga le tasse, non dà i soldi ai poveri e pratica l'adulterio. Silvio, devi dirci qualcosa?

MONSIGNOR BABINI: La violenza è brutta, ma i gay e le donne provocano.

Anche le bombe atomiche sono brutte, del resto, ma quei giapponesi avevano proprio rotto il cazzo.

MASSIMO POLLEDRI: La legge sull'omofobia rappresenta una pistola puntata alla tempia dei valori cristiani.

Non giriamoci attorno, ha ragione. Basti pensare a Gesù di Nazareth, che sulla croce disse al buon ladrone: In verità ti dico, se sei etero oggi sarai meco in paradiso!

PIERFERDINANDO CASINI: Equiparare alla famiglia cose che non sono e non saranno mai famiglia e che le leggi e la Costituzione distinguono dalla famiglia.

Lui, per essere sicuro di non sbagliare, ha provato con più famiglie.
(
Per inciso: la Costituzione non specifica nulla del genere. I padri costituenti avevano problemi più sostanziosi dell'altrui deretano.)

STEFANO BENEDETTI: Mi riferisco alla già famosa "festa del finocchio" ( con iniziali volutamente minuscole), il cui solo nome dovrebbe far vergognare gli organizzatori, pederasti, lesbiche, atei e tutto ciò che di più schifoso esiste al mondo.

Vivaci le lamentele degli ortocultori.

JOE REHYANSKY: La mia soluzione sarebbe di separare la parte femminile della nostra popolazione omosessuale dal collettivo “Rotti dietro”, dando la possibilità ai militari etero di convertire le lesbiche e portarle nella normalità.

Ma io invece punterei sul potenziale dei Rottidietro! Sul campo di battaglia, un paio di granate ben nascoste non fanno mai male.
(Apprezzabile, ad ogni modo, lo squisito uso di eufemismi.)

PAOLA BINETTI: L'omosessualità è una devianza della personalità. Un comportamento molto diverso dalla norma iscritta in un codice morfologico, genetico, endocrinologico e caratteriologico.

Per non parlare di quel fastidioso dolore all'ano!

PAOLA BINETTI: Queste tendenze omosessuali fortemente radicate presuppongono la presenza di un istinto che può risultare incontrollabile. Ecco: da qui scaturisce il rischio pedofilia. Siamo davanti ad un'emergenza educativa.

Un po' di sana violenza dovrebbe arginare il problema.

EUGENE DELGAUDIO: Il prossimo agente della TSA che vi sottoporrà a una perquisizione approfondita potrebbe essere un omosessuale praticante che segretamente starà provando piacere dalla situazione.

Mentre gli uomini che perquisiscono le donne non provano che malcelato disgusto. (E comunque dipende tutto da quanto approfondita è questa perquisizione, non so se mi spiego.)

CARLO GIOVANARDI: Se i gay adotteranno, ci sarà esplosione della compravendita di bambini.

Ma allora cosa stiamo aspettando?!

CARLO GIOVANARDI: Una societa’ costruita sui principi di Gianna Nannini non reggerebbe, sarebbe una societa’ senza un futuro, una societa’ di questo tipo morirebbe. Se i movimenti dell’orgoglio omosessuale fossero prevalenti o riuscissero a convincere il mondo che quella e’ la strada giusta allora il mondo finirebbe nell’arco di una generazione

Luxuria VERSUS Predator.

ALESSANDRO MELUZZI: Insomma chi picchia un gay o scrive cose astiose non è un omofobo, specie se si limita a ribadire la posizione della Chiesa cattolica, che notoriamente è contraria alla omosessualità.

What's in a name? That which we call a rose
By any other name would smell as sweet.

Shakespeare, 1594.

NANCY ELLIOTT: Stiamo parlando del pene di un uomo che si inserisce nel retto di un altro uomo e si muove tra gli escrementi.

Esatto, FUNZIONA PIÙ O MENO COSÌ.
(Però è oggettivamente una graziosa definizione.)

ROBERTO CALDEROLI: E se ancora non si è capito essere culattoni è un peccato capitale e, per tanto, chi riconosce per legge una cosa del genere è destinato alle fiamme dell'inferno.

Suvvia, Roberto, quante storie per un po' di male al culo!

E poi il gran finale, che non potevo che riservare a lui.

SILVIO BERLUSCONI: Meglio guardare le belle ragazze che essere gay.

Ma si possono fare entrambe le cose: mai sentito parlare di Dolce & Gabbana?

[ continua… ]